A volte lo sport è scuola di vita.
Domenica scorsa ho accompagnato un amico negli ultimi 12 km della Maratona di Torino.
Al 30 km è entrato in crisi, una crisi "brutta" e chi corre sa che cosa intendo.
Io ero li in bici a fianco a lui e potevo fare ben poco se non "stare" li.
Vi assicuro che è stato emozionante e per certi versi commuovente vedere un uomo che cerca dentro di se le motivazioni e le energie per continuare ad andare avanti, per far tacere quella “vocina” che ti arriva dai muscoli e ti chiede di fermarti, di finire di soffrire.
Eppure ce l’ha fatta, è andato a scavare dentro se stesso, ha tirato fuori tutto quello che aveva, sapeva che c’era qualcuno al traguardo che lo aspettava ed ha portato a termine la sua fatica con un tempo onorevole!
Vi assicuro che guardarlo da fuori è stato una bellissima metafora della vita!
Onore a Marco!!!
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