18 dicembre 2008

Il Male Scuro


Vi voglio raccontare una cosa. Senza vergogna. Vi voglio parlare del male scuro.

Ci sono dei giorni, delle mattine, che senza preavviso incomincio a sentire un peso sul petto, nel petto, è una sensazione di oppressione, di dolore non ben definibile.

Sale piano piano, a volte mi fanno male le tempie ed il respiro si fa faticoso, ansimante.

È come avere un polipo nero dai tentacoli neri nascosto dentro di te che rilascia il suo liquido nero che a sua volta piano piano investe tutto il tuo corpo.

Diventa più difficile pensare, i problemi si ingigantiscono, il futuro pare una montagna insormontabile.

A volte sparisce così come è arrivato, altre volte rimane per qualche giorno e quei giorni sono pesanti, stancanti.

Sono giorni veramente tanto faticosi: si sorride fuori e ci si sente morire dentro.

Sto cercando, quando arriva, di guardarlo come se fossi uno spettatore,di vederlo transitare, di sentirlo allontanare.

Ecco perché ci sono dei giorni o dei periodi che sono stanco e di cattivo umore, perché oltre a tutto il resto devo lottare con qualcosa dentro di me che ancora non conosco bene.

So di non essere l’unico, magari qualcuno vuole scriverne… magari ci si da conforto…

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Lo chiami male oscuro, visto che il termine non è casuale, sai cos'è. Sono troppo riservato per fare confronti teorici o personali su questi argomenti. Se vuoi chiamami.
A presto
Giovanni

Anonimo ha detto...

mi piace come scrivi, mi piace tantissimo.
e questa in maniera particolare, perchè per la prima volta hai scritto qualcosa che mi coinvolge personalmente.. questa sensazione, la stessa che ogni tanto mi prende e mi soffoca.. è bello che tu riesca ad esprimerla e a chiedere aiuto a chi ti sta intorno; io non ci riesco, non permetto a nessuno di scavare sotto la corazza che mi sono creata.. e allora devo affrontarla da sola e mandarla via da sola...

Anonimo ha detto...

Credo che il conforto serva a ben poco, sicuramente ti serve il confronto ma ancora di più la voglia di lottare. Sai come la penso, sai quante ne ho passate io e con quale forza ho lottato e lotto per risalire la montagna e arrivare in cima, a volte ce la faccio a volte un po' meno. Questa forza ce l'hai anche tu, credimi e non è da sprecare. Per questo mi viene voglia di scrivere oggi sul blog, mi dispiace vederti/sentirti così, ogni cosa detta può sembrare banale e scontata, ma non devi permettere a niente e a nessuno di distruggerti e di toglierti la libertà, non ne vale la pena.
Cecilia o Sally come preferisci

Anonimo ha detto...

sono dell'idea che serva a poco chiedere un aiuto mediatico.se me lo permetti, credo che questi tuoi sfoghi siano solo uno dei tanti modi con cui cerchi di attirare su di te l'attenzione delle persone che ti circondano. le relazioni che intrecci con le persone, virtuali o reali che siano, partono sempre dal TUO di dolore, dalle TUE sofferenze.prova a pensare che il male oscuro non è lì per caso, che il più delle volte è la conseguenza delle tue azioni. Studia com'è il nemico che ti assale dentro, combattilo e ti sentirai davvero padrone della tua vita.La libertà consiste nella capacità di saper scegliere per se stessi, di non pensare che sia colpa degli altri e soprattutto degli eventi se al mattino ci si sveglia con un peso nel cuore. Non sono gli altri a distruggerti o a limitare la tua libertà. Non crogiolarti troppo nel tuo dolore! Stai facendo di questa lotta contro un fantasma la ragione della tua vita. é ora di reagire...

tonolik ha detto...

Ti auguro che a te non succeda mai... buon Natale!

Anonimo ha detto...

non volevo essere anonima, ho dimenticato di firmare. penso che tu sappia chi sono, dal modo di scrivere e dal contenuto...sono cose che ti ho già detto fra le righe un sacco di volte. fabri, reagisci...non ti compiangere sempre...auguro buon natale anche a te, davvero.
manu

Cinzia ha detto...

è da tanto che non leggo il tuo blog....voglio dirti che anch'io conosco il male oscuro, lo sai!!!! L'hai descritto perfettamente e solo chi ha provato certe cose può capire, gli altri nemmeno immaginare!!!!
Un abbraccio
Cinzia

Claudio Jonathan ha detto...

Ciao, mi permetto di lasciare anche io un commento sperando possa essere di aiuto: per prima cosa sono d'accordo con Manu (che non conosco); perché in base al mio percorso spirituale ho imparato che il male che noi subiamo è perché prima lo abbiamo agito: sempre. La responsabilità di come decidi di gestire ciò che ti accade nella tua vita è sempre tua. Non voglio vendere niente segnalando ciò che segue: nel sito che gestisco, alla voce 'spirito' c'è un percorso spirituale (non legato ad alcuna religione in particolare, ma abbracciandole tutte) che potrebbe essere di aiuto a te e ad altre persone.
Comunque, resto a disposizione per ogni eventuale approfondimento. Decidi tu se condividere il linq del mio sito che indico nel tuo form.
Un abbraccio di Luce,
Claudio Jonathan

WIROWL ha detto...

se riesci a parlarne è bene, se riesci a scriverne è bene.

per esperienza se riesci a viverlo è bene, non si può cacciare, ne ignorare.

bel blog
grazie per aver condiviso

Unknown ha detto...

mi chiamo giuliana anche io ho voluto scriverti perche è vero che parlandone in parte si è gia con un piede nella luce
io mi sono arranpicata sugli specchi per uscirne mi sono confrontata con il mondo esterno che comunque non è che ti aiuti molto è in te che deve uscire la volontà di farlo solo tu puoi gestire il mala lascilo andare tu non sei quello guarda la luce

Unknown ha detto...

Sadness is in every word of this poem. treat life easier and you'll feel happier! Look in here cv
and take the thing you need.

Trota ha detto...

Hai scritto il post dieci anni fa, ma non è mai cambiato niente. La domanda è:
Perché “si sorride fuori (s)e ci si sente morire dentro“?
Nel tuo male ho visto molto chiaramente il mio come in uno specchio e ho dovuto affrontarlo con onestà, smettere di fingere e di procrastinare, assumermi le responsabilità del mio indugiare... e quindi del protrarsi delle mie pene.
Attraverso quel coraggio è emergerso tutto il mio valore, anche ai miei occhi.
Ora non ho più bisogno delle attenzioni altrui perché la mia vita sia significativa, anzi.
Ognuno può aiutare solo se stesso, ma per farlo devi dismettere ogni maschera, ogni menzogna, ogni sotterfugio finalizzato ad un controllo che non solo è illusorio ma che rende tutta la tua vita una farsa.
Sei amabile anche se non eccelli, anzi proprio le tue debolezze e le imperfezioni fanno di te un essere unico e se non piaci a tutti, se non tutti pensano che sei il top, chissenefrega.
Se affronterai davvero questo viaggio dentro di te, qualunque cosa scoprirai abbracciala e riconoscendola imparerai anche a gestirla, smetti di nasconderti dietro ad un personaggio che un giorno per forza di cose ti abbandonerá Lasciandoti alla fine solo, davanti ad un te stesso che neanche saprai chi è perché non è mai esistito.
Con tutto il bene possibile
Trota