25 gennaio 2007

Viaggio di notte

Viaggio di notte per la città sui tram.
Incontro volti stanchi che tornano dal lavoro, incontro anime ubriache dal vino, ma forse prima ancora dalla vita.
Incontro esseri umani seduti, come fantasmi, che fissano il vuoto e pare che vivano sui tram, che non abbiano mai a scendere.
Poi scendo io, nel centro di Torino ed incomincio a camminare.
Cammino guardando chi mi sta intorno, mi soffermo sui volti che più mi incuriosiscono, sui piedi che camminano in modo più strano, sulle mani innamorate che si tengono tra loro.
Entro in libreria.
Libreria notturna, un piccolo regalo per i pazzi come me, per gli insofferenti della notte dormita.
Entro per cercare un libro che ha ’77 nel titolo, per l’amico Marco, che il ’77 lo ha negli occhi, ma il libro non c’è.
C’è però Francesca, scoprirò poi dirsi Frax, folle scrittrice al primo libro, folle di quella follia che mi inebria la mente, mi fa sentire meno solo.
Mi consiglia un libro, il suo.
Lo prende, me lo porge, lo prendo, ho già deciso, lo compro, parlasse anche delle sfumature di odore delle scarpe di gomma portate senza calze.
Mi investe di parole, mi investe di energie, mi dice “un bellissimo romanzo” e io ci credo perché lei ci crede.
Me lo firmi le dico, me lo devi firmare, merito questo onore, perché tale è la firma sul frutto di un parto voluto ed amato e durato 8 anni.
E’ pazza anche nella dedica.
Non firma solo, disegna, parla, scrive, investe di parole Paolo il libraio e ancora scrive.
Pago. Pago contento. Pago il frutto del lavoro davanti a chi lo ha prodotto.
E’ una bella sensazione.
Esco orgoglioso dalla libreria cingendo il libro come un trofeo, non prima di aver baciato e stretto la mano all’autrice.
Cammino.
Visi, passi, mani.
Riprendo il tram.
Volti, alcol, fantasmi.
Torno a casa, no, passo in birreria, mi faccio una piccola chiara e scrivo, scrivo questo.
Ora posso tornare a casa.
.

1 commento:

Anonimo ha detto...

...questo...quanto lo fai bene e...quanto fa bene...
leggerlo io voglio...
xxx