31 ottobre 2008

Niente Più Versi


NIENTE PIU’ VERSI

Niente più versi
Per quest’anima arida
Amari messaggi
Da dita diverse
Rimbrotti e rumori
Come suoni stridenti

Non canta più
Il violino solista
Non pizzican corde
Le dita indurite
Han perso il talento
Il ritmo del vento

Scrivevo le note
Con la mia penna
Eran solo parole
Segni su carta
Di una vita normale
Memoria sonora

2 commenti:

Anonimo ha detto...

"è curioso", diresti tu, ma stamattina ti ho casualmente ritrovato nei versi di patrizia valduga (la conosci?), come ieri sera in modo molto inquietante nell'"aridità" di garcia lorca...la tua poesia è, per dirla alla sua maniera, "emergenza di sangue che cola"... e non posso non pensare a te quando lei scrive:"pensatore di donne, (...) / ad averti c'è poco per il cuore"...però alla fine ci piaci;)

Anonimo ha detto...

.. e poi ci fu silenzio...